28 giugno 1009: "Festa del filo rosso" alla Cà del fìc
Signore e signori… amiche e amici…
Buongiorno!
Vi scrivo per farvi un bell’invito:
il prossimo 28 giugno, domenica, sarà il mio compleanno. Fin qui nulla di strano, ma quest’anno compirò 33 anni. Fuori da similitudini e battute pseudo cristologiche non sto per morire o altro (almeno credo), semplicemente mi sembrava un numero troppo simbolico per lasciarlo scappare.
Il 3 è il numero della trasformazione, della rinascita, della conversione, della nuova vita ecc… E i miei anni sono due volte 3!
L’idea non è di fare una festa di compleanno ma qualcosa in più… una “festa del filo rosso”, un momento in cui trovarsi e, con molta semplicità, ringraziare di tutte le relazioni e le connessioni che mi/ci hanno tenuto vivi in questi anni…
Ci troveremo alla Cà del fìc, potete cominciare a venire dalle ore 9 del mattino fino (per i più coraggiosi) a notte inoltrata. Non ci sarà un momento in cui per forza dovremo esserci tutti, anche se –ovviamente- un ruolo particolare ce l’avranno il pranzo, il pomeriggio e la sera.
La mattina avrò bisogno di una piccola mano per cambiare l’inclinazione dei pannelli solari e coprire il palo arrugginito di catramina (x Davide: non è che riesci a creare la lunga punta di trapano per quel giorno?). Per il resto nessun LAVORO, è giorno di festa.
Se il tempo sarà stato con noi faremo una piccola opera, pratica e simbolica: taglieremo il farro e pianteremo il mais (indicativamente la mattina se saremo in tanti o il tardo pomeriggio), come segno di rinascita. Per questo è bene che chi ha un falcetto, anche piccolo, se lo porti dietro, oltre a un punteruolo di circa 1,5 cm di diametro per fare il buchetto che serve a piantare mais e fagioli. Se siamo in tanti, come credo, non sarà un lavoro ma un piccolo rito, ognuno farà non più di una decina di buchetti.
Dato che non so quanti saremo ma credo non basteranno le sedie, vi invito a procurarvi un lenzuolo o qualcosa del genere da appoggiare sul prato e sedervi in ogni dove.
Per quando riguarda le cibarie proporrei così: ognuno porti il cibo “quanto basta a sé” (tipo pranzo al sacco), poi lo condivideremo e si moltiplicherà, ma invito a non applicare la formula “ognuno porta qualcosa” perché altrimenti avanzerebbe davvero troppo. Quindi non siate taccagni ma neanche esagerati. Per bere: l’acqua della sorgente c’è, toccherà fare un po’ di viaggi… magari portatevi dietro una o due bottiglie vuote da riempire. Se portate bibite affari vostri, ma LA SPAZZATURA SI RIPORTA A VALLE. Il vino è, ovviamente, benvenuto, la birra anche (si può mettere nella sorgente o, qualche bottiglia, in frigo). Ma non bevete troppo che non voglio soccorrere nessuno, vorrei una festa, non uno sfascio!!
Se ne avete voglia portate qualche strumento e vediamo cosa accade… X Giusi e Alberto e il “cespuglio folk”: per il me il massimo della musica per far festa siete voi, ma sentitevi liberi anche di non portar nulla visto che dovrete suonare già mattina e sera, se invece vi fa sagra… evviva!
Qui sotto trovate riassunto delle cose da portare e le indicazioni per arrivare alla Cà del Fìc.
Potete venire quando vi pare e rimanere quanto vi pare.
Questione tecnica: il parcheggio al castello non può ospitare troppe macchine, quindi quando possibile potete organizzarvi per venire in gruppi, o salire in moto o in bici o a piedi?
Credo di avere scritto tutto…
Ci vediamo il 28!
P.S: E’ evidente che, conoscendomi, il regalo siete voi che venite e che rendete festa la festa. Di scrupoli di coscienza tipo “dovrò pur portargli qualcosa” non mi importa proprio un piffero. Venite liberi! Vi chiedo di rispondermi prontamente solo nel caso siate SICURI che non ci sarete, per il resto potete improvvisare!
Sintesi cose da portare:
- “punteruolo” di legno (duro) o ferro per seminare
- falcetto
- lenzuolo
- cibo
- bottiglia vuota e/o vino e/o birra e/o bibita
- strumenti musicali
- quel che vi sembra serva alla sagra!
Per arrivare alla Cà del fìc
DA BERGAMO:
Usciti da Valtesse o dalla circonvallazione in direzione Val Brembana-Ponteranica-Sorisole-Almè, passate i due semafori vicini al cinema Alba (diritti). Al semaforo con cartello PONTERANICA, e a dx segnalata direzione maresana, andate A DESTRA. Dopo 30 metri non seguite per la Maresana, ma tenete la sinistra (strada principale). Fatevi un po' (1,5 km?) di strada con qualche curva, nel cui tratto troverete l'Erbamil, la farmacia, un semaforo, una coop, la Banca di credito cooperativo…. Al primo bivio serio senza semaforo girate a DESTRA, direzione Ponteranica Alta. State sulla strada principale per circa 500 metri o poco più. Sempre sulla strada principale entrate nel centro storico di Ponteranica Alta, vedete la chiesa sulla sinistra, continuate la strada principale che circumnaviga la chiesa facendo un tornante verso sinistra. Dalla chiesa in poi l'unica regola ferrea è prendere sempre la strada (via Castello) che sale (ripida!!). Dopo circa 1 km sulla vostra destra incrocerete la chiesetta di S.Rocco. Proseguite ancora per 2-300 metri ed arrivate in zona Castello della Moretta, presso la Trattoria del Moro (segnalata già da Ponteranica con debite frecce). Appena dopo la trattoria e una delle belle case di pietra, sulla sinistra trovate un parcheggio con ghiaietta, dove è probabile che troviate Scrat (il mio westfalia). Parcheggiate macchina, bici, moto. Se avete cavallo o asino o bici consona potete anche non parcheggiare. Proseguite a piedi, con bici consona o cavallo o asino per la piccola stradina asfaltata vicina al parcheggio, sulla sinistra (importante: NON a destra in “via dei boschi” e neppure sulla ripida salita asfaltata!). Dopo 100 metri circa, nei pressi di una bella casa (il castello…) e di uno spiazzietto (dove potreste incrociare il mio vespino parcheggiato), la strada diventa sentiero largo (c’è una specie di bivio giusto da pignoli, tenete ovviamente la sinistra visto che il sentiero a destra finisce in un prato dove c’è un roccolo di caccia: potrebbero spararvi!). Imboccatelo proseguendo diritti nel bosco. Dopo 2-3 minuti incontrate un albero a forma di forca quando il sentiero fa una curva a gomito a sinistra, salutatelo e proseguite. Dopo altri 2-3 minuti (circa) dall'albero trovate un bivio in cui il sentiero si stringe. Tenete la sinistra. Dopo 5-6-7 minuti, fatti un paio di gradini tra le rocce, attraversate il Morla (generalmente secco), seguite il sentiero e dopo pochi secondi… Siete arrivati alla Cà del Fìc!!!!! N.B. se venite quando è buio portate una torcia o qualcosa che faccia luce!
DA VILLA D'ALME'
Andate in direzione Bergamo, passato Petosino arrivate al semaforo di Ponteranica dove c'è il locale "Capolinea" e il "Bar Mirò", ex "Bar Panda". Girate a sx, direzione Sorisole. Tenete la strada principale (circa 1km) che fa qualche curva. Al primo incrocio stupido andate a dx, dopo pochi metri al successivo incrocio a sx. direzione Ponteranica Alta. State sulla strada principale per circa 500 metri o poco più. Sempre sulla strada principale entrate nel centro storico di Ponteranica Alta, vedete la chiesa sulla sinistra, continuate la strada principale che circumnaviga la chiesa facendo un tornante verso sinistra. Dalla chiesa in poi l'unica regola ferrea è prendere sempre la strada (via Castello) che sale (ripida!!). Dopo circa 1 km sulla vostra destra incrocerete la chiesetta di S.Rocco. Proseguite ancora per 2-300 metri ed arrivate in zona Castello della Moretta, presso la Trattoria del Moro (segnalata già da Ponteranica con debite frecce). Appena dopo la trattoria e una delle belle case di pietra, sulla sinistra trovate un parcheggio con ghiaietta, dove è probabile che troviate Scrat (il mio westfalia). Parcheggiate macchina, bici, moto. Se avete cavallo o asino o bici consona potete anche non parcheggiare. Proseguite a piedi, con bici consona o cavallo o asino per la piccola stradina asfaltata vicina al parcheggio, sulla sinistra (importante: NON a destra in “via dei boschi” e neppure sulla ripida salita asfaltata!). Dopo 100 metri circa, nei pressi di una bella casa (il castello…) e di uno spiazzietto (dove potreste incrociare il mio vespino parcheggiato), la strada diventa sentiero largo (c’è una specie di bivio giusto da pignoli, tenete ovviamente la sinistra visto che il sentiero a destra finisce in un prato dove c’è un roccolo di caccia: potrebbero spararvi!). Imboccatelo proseguendo diritti nel bosco. Dopo 2-3 minuti incontrate un albero a forma di forca quando il sentiero fa una curva a gomito a sinistra, salutatelo e proseguite. Dopo altri 2-3 minuti (circa) dall'albero trovate un bivio in cui il sentiero si stringe. Tenete la sinistra. Dopo 5-6-7 minuti, fatti un paio di gradini tra le rocce, attraversate il Morla (generalmente secco), seguite il sentiero e dopo pochi secondi… Siete arrivati alla Cà del Fìc!!!!! N.B. se venite quando è buio portate una torcia o qualcosa che faccia luce!
DAL CENTRO DI BERGAMO, IN BICI:
Percorrete tutta via XX settembre fino al semaforo in centro che incrocia via Vittorio Emanuele. Qui andate diritti, incontrando poi sulla sinistra la chiesa di S.Bartolomeo e, sulla destra, in ordine, il teatro Donizetti, la Biblioteca, la prefettura, il Liceo Artistico. Poco dopo il Liceo la strada gira a destra, voi proseguite diritti oltre i pilomat lungo la via tasso vecchia. In fondo non andate diritti altrimenti vi sfracellate contro al muro o entrate nel cortile di qualcuno, ma girate a sinistra (via Pignolo). Poco dopo incrociate una strada (credo via Verdi) trafficata (occhio!!): prendetela verso destra. Dopo circa 100 metri arrivate ad un semaforo nei pressi del parco e del Palazzetto dello sport. Girate a sinistra e proseguite per altri 100 metri fino al semaforo. A questo semaforo ci sono due strade diritte di fronte a voi: quella di destra va verso lo stadio, quella di sinistra è la strada per la perdizione o la salvezza. Prendete questa. proseguite per un bel po', circa 1,5 km, incrociando il "campo utili", la "sace", la bottega del comercio equo, un negozio di moto, la scuola delle suore francescane, la parrocchia di S.Antonio, un'altro negozio di moto, un locale brasiliano e... infine un semaforo (trafficato!). Andate diritti fino al secondo semaforo (vicinissimo al primo). Andate diritti fino al terzo semaforo (vicinissimo al secondo che era vicinissimo al primo) e qui proseguite a destra. Per non sbagliare: a questo terzo semaforo trovate sulla sinistra il negozio "Vogue" e sulla destra un negozio di intimo e, nascosto, un sexy-shop: non fermatevi perché fate tardi, ma al semaforo girate a destra. Dopo 20 metri non andate diritti in salita verso la Maresana, ma tenete la strada che gira verso sinistra. Proseguite per un bel po', circa 1,5 km, facendo qualche curva, trovando sul percorso l'Erbamil, la farmacia, un semaforo, una coop, la Banca di credito cooperativo…. Al primo bivio serio senza semaforo girate a DESTRA, direzione Ponteranica Alta. State sulla strada principale per circa 500 metri o poco più. Sempre sulla strada principale entrate nel centro storico di Ponteranica Alta, vedete la chiesa sulla sinistra, continuate la strada principale che circumnaviga la chiesa facendo un tornante verso sinistra. Dalla chiesa in poi l'unica regola ferrea è prendere sempre la strada (via Castello) che sale (ripida!!). Dopo circa 1 km sulla vostra destra incrocerete la chiesetta di S.Rocco. Proseguite ancora per 2-300 metri ed arrivate in zona Castello della Moretta, presso la Trattoria del Moro (segnalata già da Ponteranica con debite frecce). Appena dopo la trattoria e una delle belle case di pietra, sulla sinistra trovate un parcheggio con ghiaietta, dove è probabile che troviate Scrat (il mio westfalia). Parcheggiate macchina, bici, moto. Se avete cavallo o asino o bici consona potete anche non parcheggiare. Proseguite a piedi, con bici consona o cavallo o asino per la piccola stradina asfaltata vicina al parcheggio, sulla sinistra (importante: NON a destra in “via dei boschi” e neppure sulla ripida salita asfaltata!). Dopo 100 metri circa, nei pressi di una bella casa (il castello…) e di uno spiazzietto (dove potreste incrociare il mio vespino parcheggiato), la strada diventa sentiero largo (c’è una specie di bivio giusto da pignoli, tenete ovviamente la sinistra visto che il sentiero a destra finisce in un prato dove c’è un roccolo di caccia: potrebbero spararvi!). Imboccatelo proseguendo diritti nel bosco. Dopo 2-3 minuti incontrate un albero a forma di forca quando il sentiero fa una curva a gomito a sinistra, salutatelo e proseguite. Dopo altri 2-3 minuti (circa) dall'albero trovate un bivio in cui il sentiero si stringe. Tenete la sinistra. Dopo 5-6-7 minuti, fatti un paio di gradini tra le rocce, attraversate il Morla (generalmente secco), seguite il sentiero e dopo pochi secondi… Siete arrivati alla Cà del Fìc!!!!! N.B. se venite quando è buio portate una torcia o qualcosa che faccia luce!
Buongiorno!
Vi scrivo per farvi un bell’invito:
il prossimo 28 giugno, domenica, sarà il mio compleanno. Fin qui nulla di strano, ma quest’anno compirò 33 anni. Fuori da similitudini e battute pseudo cristologiche non sto per morire o altro (almeno credo), semplicemente mi sembrava un numero troppo simbolico per lasciarlo scappare.
Il 3 è il numero della trasformazione, della rinascita, della conversione, della nuova vita ecc… E i miei anni sono due volte 3!
L’idea non è di fare una festa di compleanno ma qualcosa in più… una “festa del filo rosso”, un momento in cui trovarsi e, con molta semplicità, ringraziare di tutte le relazioni e le connessioni che mi/ci hanno tenuto vivi in questi anni…
Ci troveremo alla Cà del fìc, potete cominciare a venire dalle ore 9 del mattino fino (per i più coraggiosi) a notte inoltrata. Non ci sarà un momento in cui per forza dovremo esserci tutti, anche se –ovviamente- un ruolo particolare ce l’avranno il pranzo, il pomeriggio e la sera.
La mattina avrò bisogno di una piccola mano per cambiare l’inclinazione dei pannelli solari e coprire il palo arrugginito di catramina (x Davide: non è che riesci a creare la lunga punta di trapano per quel giorno?). Per il resto nessun LAVORO, è giorno di festa.
Se il tempo sarà stato con noi faremo una piccola opera, pratica e simbolica: taglieremo il farro e pianteremo il mais (indicativamente la mattina se saremo in tanti o il tardo pomeriggio), come segno di rinascita. Per questo è bene che chi ha un falcetto, anche piccolo, se lo porti dietro, oltre a un punteruolo di circa 1,5 cm di diametro per fare il buchetto che serve a piantare mais e fagioli. Se siamo in tanti, come credo, non sarà un lavoro ma un piccolo rito, ognuno farà non più di una decina di buchetti.
Dato che non so quanti saremo ma credo non basteranno le sedie, vi invito a procurarvi un lenzuolo o qualcosa del genere da appoggiare sul prato e sedervi in ogni dove.
Per quando riguarda le cibarie proporrei così: ognuno porti il cibo “quanto basta a sé” (tipo pranzo al sacco), poi lo condivideremo e si moltiplicherà, ma invito a non applicare la formula “ognuno porta qualcosa” perché altrimenti avanzerebbe davvero troppo. Quindi non siate taccagni ma neanche esagerati. Per bere: l’acqua della sorgente c’è, toccherà fare un po’ di viaggi… magari portatevi dietro una o due bottiglie vuote da riempire. Se portate bibite affari vostri, ma LA SPAZZATURA SI RIPORTA A VALLE. Il vino è, ovviamente, benvenuto, la birra anche (si può mettere nella sorgente o, qualche bottiglia, in frigo). Ma non bevete troppo che non voglio soccorrere nessuno, vorrei una festa, non uno sfascio!!
Se ne avete voglia portate qualche strumento e vediamo cosa accade… X Giusi e Alberto e il “cespuglio folk”: per il me il massimo della musica per far festa siete voi, ma sentitevi liberi anche di non portar nulla visto che dovrete suonare già mattina e sera, se invece vi fa sagra… evviva!
Qui sotto trovate riassunto delle cose da portare e le indicazioni per arrivare alla Cà del Fìc.
Potete venire quando vi pare e rimanere quanto vi pare.
Questione tecnica: il parcheggio al castello non può ospitare troppe macchine, quindi quando possibile potete organizzarvi per venire in gruppi, o salire in moto o in bici o a piedi?
Credo di avere scritto tutto…
Ci vediamo il 28!
P.S: E’ evidente che, conoscendomi, il regalo siete voi che venite e che rendete festa la festa. Di scrupoli di coscienza tipo “dovrò pur portargli qualcosa” non mi importa proprio un piffero. Venite liberi! Vi chiedo di rispondermi prontamente solo nel caso siate SICURI che non ci sarete, per il resto potete improvvisare!
Sintesi cose da portare:
- “punteruolo” di legno (duro) o ferro per seminare
- falcetto
- lenzuolo
- cibo
- bottiglia vuota e/o vino e/o birra e/o bibita
- strumenti musicali
- quel che vi sembra serva alla sagra!
Per arrivare alla Cà del fìc
DA BERGAMO:
Usciti da Valtesse o dalla circonvallazione in direzione Val Brembana-Ponteranica-Sorisole-Almè, passate i due semafori vicini al cinema Alba (diritti). Al semaforo con cartello PONTERANICA, e a dx segnalata direzione maresana, andate A DESTRA. Dopo 30 metri non seguite per la Maresana, ma tenete la sinistra (strada principale). Fatevi un po' (1,5 km?) di strada con qualche curva, nel cui tratto troverete l'Erbamil, la farmacia, un semaforo, una coop, la Banca di credito cooperativo…. Al primo bivio serio senza semaforo girate a DESTRA, direzione Ponteranica Alta. State sulla strada principale per circa 500 metri o poco più. Sempre sulla strada principale entrate nel centro storico di Ponteranica Alta, vedete la chiesa sulla sinistra, continuate la strada principale che circumnaviga la chiesa facendo un tornante verso sinistra. Dalla chiesa in poi l'unica regola ferrea è prendere sempre la strada (via Castello) che sale (ripida!!). Dopo circa 1 km sulla vostra destra incrocerete la chiesetta di S.Rocco. Proseguite ancora per 2-300 metri ed arrivate in zona Castello della Moretta, presso la Trattoria del Moro (segnalata già da Ponteranica con debite frecce). Appena dopo la trattoria e una delle belle case di pietra, sulla sinistra trovate un parcheggio con ghiaietta, dove è probabile che troviate Scrat (il mio westfalia). Parcheggiate macchina, bici, moto. Se avete cavallo o asino o bici consona potete anche non parcheggiare. Proseguite a piedi, con bici consona o cavallo o asino per la piccola stradina asfaltata vicina al parcheggio, sulla sinistra (importante: NON a destra in “via dei boschi” e neppure sulla ripida salita asfaltata!). Dopo 100 metri circa, nei pressi di una bella casa (il castello…) e di uno spiazzietto (dove potreste incrociare il mio vespino parcheggiato), la strada diventa sentiero largo (c’è una specie di bivio giusto da pignoli, tenete ovviamente la sinistra visto che il sentiero a destra finisce in un prato dove c’è un roccolo di caccia: potrebbero spararvi!). Imboccatelo proseguendo diritti nel bosco. Dopo 2-3 minuti incontrate un albero a forma di forca quando il sentiero fa una curva a gomito a sinistra, salutatelo e proseguite. Dopo altri 2-3 minuti (circa) dall'albero trovate un bivio in cui il sentiero si stringe. Tenete la sinistra. Dopo 5-6-7 minuti, fatti un paio di gradini tra le rocce, attraversate il Morla (generalmente secco), seguite il sentiero e dopo pochi secondi… Siete arrivati alla Cà del Fìc!!!!! N.B. se venite quando è buio portate una torcia o qualcosa che faccia luce!
DA VILLA D'ALME'
Andate in direzione Bergamo, passato Petosino arrivate al semaforo di Ponteranica dove c'è il locale "Capolinea" e il "Bar Mirò", ex "Bar Panda". Girate a sx, direzione Sorisole. Tenete la strada principale (circa 1km) che fa qualche curva. Al primo incrocio stupido andate a dx, dopo pochi metri al successivo incrocio a sx. direzione Ponteranica Alta. State sulla strada principale per circa 500 metri o poco più. Sempre sulla strada principale entrate nel centro storico di Ponteranica Alta, vedete la chiesa sulla sinistra, continuate la strada principale che circumnaviga la chiesa facendo un tornante verso sinistra. Dalla chiesa in poi l'unica regola ferrea è prendere sempre la strada (via Castello) che sale (ripida!!). Dopo circa 1 km sulla vostra destra incrocerete la chiesetta di S.Rocco. Proseguite ancora per 2-300 metri ed arrivate in zona Castello della Moretta, presso la Trattoria del Moro (segnalata già da Ponteranica con debite frecce). Appena dopo la trattoria e una delle belle case di pietra, sulla sinistra trovate un parcheggio con ghiaietta, dove è probabile che troviate Scrat (il mio westfalia). Parcheggiate macchina, bici, moto. Se avete cavallo o asino o bici consona potete anche non parcheggiare. Proseguite a piedi, con bici consona o cavallo o asino per la piccola stradina asfaltata vicina al parcheggio, sulla sinistra (importante: NON a destra in “via dei boschi” e neppure sulla ripida salita asfaltata!). Dopo 100 metri circa, nei pressi di una bella casa (il castello…) e di uno spiazzietto (dove potreste incrociare il mio vespino parcheggiato), la strada diventa sentiero largo (c’è una specie di bivio giusto da pignoli, tenete ovviamente la sinistra visto che il sentiero a destra finisce in un prato dove c’è un roccolo di caccia: potrebbero spararvi!). Imboccatelo proseguendo diritti nel bosco. Dopo 2-3 minuti incontrate un albero a forma di forca quando il sentiero fa una curva a gomito a sinistra, salutatelo e proseguite. Dopo altri 2-3 minuti (circa) dall'albero trovate un bivio in cui il sentiero si stringe. Tenete la sinistra. Dopo 5-6-7 minuti, fatti un paio di gradini tra le rocce, attraversate il Morla (generalmente secco), seguite il sentiero e dopo pochi secondi… Siete arrivati alla Cà del Fìc!!!!! N.B. se venite quando è buio portate una torcia o qualcosa che faccia luce!
DAL CENTRO DI BERGAMO, IN BICI:
Percorrete tutta via XX settembre fino al semaforo in centro che incrocia via Vittorio Emanuele. Qui andate diritti, incontrando poi sulla sinistra la chiesa di S.Bartolomeo e, sulla destra, in ordine, il teatro Donizetti, la Biblioteca, la prefettura, il Liceo Artistico. Poco dopo il Liceo la strada gira a destra, voi proseguite diritti oltre i pilomat lungo la via tasso vecchia. In fondo non andate diritti altrimenti vi sfracellate contro al muro o entrate nel cortile di qualcuno, ma girate a sinistra (via Pignolo). Poco dopo incrociate una strada (credo via Verdi) trafficata (occhio!!): prendetela verso destra. Dopo circa 100 metri arrivate ad un semaforo nei pressi del parco e del Palazzetto dello sport. Girate a sinistra e proseguite per altri 100 metri fino al semaforo. A questo semaforo ci sono due strade diritte di fronte a voi: quella di destra va verso lo stadio, quella di sinistra è la strada per la perdizione o la salvezza. Prendete questa. proseguite per un bel po', circa 1,5 km, incrociando il "campo utili", la "sace", la bottega del comercio equo, un negozio di moto, la scuola delle suore francescane, la parrocchia di S.Antonio, un'altro negozio di moto, un locale brasiliano e... infine un semaforo (trafficato!). Andate diritti fino al secondo semaforo (vicinissimo al primo). Andate diritti fino al terzo semaforo (vicinissimo al secondo che era vicinissimo al primo) e qui proseguite a destra. Per non sbagliare: a questo terzo semaforo trovate sulla sinistra il negozio "Vogue" e sulla destra un negozio di intimo e, nascosto, un sexy-shop: non fermatevi perché fate tardi, ma al semaforo girate a destra. Dopo 20 metri non andate diritti in salita verso la Maresana, ma tenete la strada che gira verso sinistra. Proseguite per un bel po', circa 1,5 km, facendo qualche curva, trovando sul percorso l'Erbamil, la farmacia, un semaforo, una coop, la Banca di credito cooperativo…. Al primo bivio serio senza semaforo girate a DESTRA, direzione Ponteranica Alta. State sulla strada principale per circa 500 metri o poco più. Sempre sulla strada principale entrate nel centro storico di Ponteranica Alta, vedete la chiesa sulla sinistra, continuate la strada principale che circumnaviga la chiesa facendo un tornante verso sinistra. Dalla chiesa in poi l'unica regola ferrea è prendere sempre la strada (via Castello) che sale (ripida!!). Dopo circa 1 km sulla vostra destra incrocerete la chiesetta di S.Rocco. Proseguite ancora per 2-300 metri ed arrivate in zona Castello della Moretta, presso la Trattoria del Moro (segnalata già da Ponteranica con debite frecce). Appena dopo la trattoria e una delle belle case di pietra, sulla sinistra trovate un parcheggio con ghiaietta, dove è probabile che troviate Scrat (il mio westfalia). Parcheggiate macchina, bici, moto. Se avete cavallo o asino o bici consona potete anche non parcheggiare. Proseguite a piedi, con bici consona o cavallo o asino per la piccola stradina asfaltata vicina al parcheggio, sulla sinistra (importante: NON a destra in “via dei boschi” e neppure sulla ripida salita asfaltata!). Dopo 100 metri circa, nei pressi di una bella casa (il castello…) e di uno spiazzietto (dove potreste incrociare il mio vespino parcheggiato), la strada diventa sentiero largo (c’è una specie di bivio giusto da pignoli, tenete ovviamente la sinistra visto che il sentiero a destra finisce in un prato dove c’è un roccolo di caccia: potrebbero spararvi!). Imboccatelo proseguendo diritti nel bosco. Dopo 2-3 minuti incontrate un albero a forma di forca quando il sentiero fa una curva a gomito a sinistra, salutatelo e proseguite. Dopo altri 2-3 minuti (circa) dall'albero trovate un bivio in cui il sentiero si stringe. Tenete la sinistra. Dopo 5-6-7 minuti, fatti un paio di gradini tra le rocce, attraversate il Morla (generalmente secco), seguite il sentiero e dopo pochi secondi… Siete arrivati alla Cà del Fìc!!!!! N.B. se venite quando è buio portate una torcia o qualcosa che faccia luce!
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