Mah... dovrei farvi gli auguri?
Così, scrivo senza pensarci. Mi viene l'impulso di dirvi auguri, ma le mani e il cuore mi restano fiacchi. Primo perché tanto sarete in quattro per ora a sapere che esiste questo blog. poi perché penso alle tante persone per cui il Natale non è momento di festa. Mi vengono in mente le persone a zonzo a comprare. Le luci mentre ci manca energia. I vicini che fanno scoppiare petardi. Quei cazzo di babbi natale che si arrampicano sulle case troppo care per tanti. La conferenza stampa di Berlusconi. Tutti coloro che andranno a pranzo a casa dai parenti perché non lo si può non fare. Quelli che si innervosiscono per pensare ai regali che si sentono obbligati a fare. I supermercati che aprono a Natale invece di lasciare a casa i dipendenti con le loro famiglie (e gli stronzi che hanno bisogno di un pezzo di crudo fresco la mattina del 25). La gente che muore di fame perché gòi rubiamo il cibo. La gente che muore uccisa dalla nostra fandonnie e sazierà. Le croci di Gesù usate per la barbarie e il denaro. Questa illusione collettiva di cercare di fare festa mentre non siamo più capaci di farne. Questi sorrisi finti ammaliati dall tivù che non colgono le occasioni vere che la vita ti regala, gratis. Quelli che si mettono a fare gli spettacolini all'oratorio vuoti di contenuto e anche di un minimo di decenza. I preti che si metteranno come al solito a dire banalità, lontani dalla vita. Quelli che a tutti i costi devono odiare il natale. Altro che auguri, verrebbe da dire "andate a cagare, IO NO!".
Epperò qualcosa di buono mi sveglia:
Grazie al mio alunno che mi ha mandato una cartolina virtuale con Babbo natale che suona la chitarra elettrica. Le mail con dentro qualche cosa che sa di domande e cammino. Chi mi manda un messaggio con scritto "Giampy" e non "voi". Mio fratello che se la sa barcamenare tra le pretese degli altri. La terra che combatte contro lo smog e fa ancora esplodere la vita. I miei amici che vengono a festeggiare. La messa all'eremo. Quelli che sono i migliori e se ne vanno a dormire sul Canto Alto. E quel cocciuto del Dio a cui cerchiamo di credere che non si rompe mai le palle di mischiarsi con tutta la merda che c'è in giro. E forse allora l'ultima parola è la sua, l'ultima parola è di un'umanità che non si arrende e continua a far figli, l'ultima parola è la nostra che nonostante tutto ci alzeremo domattina sperando ancora di innamorarci, e di aggrapparci alla follia di questo amore.
Niente auguri. Siete voi, se lo volete, i vostri auguri.
Epperò qualcosa di buono mi sveglia:
Grazie al mio alunno che mi ha mandato una cartolina virtuale con Babbo natale che suona la chitarra elettrica. Le mail con dentro qualche cosa che sa di domande e cammino. Chi mi manda un messaggio con scritto "Giampy" e non "voi". Mio fratello che se la sa barcamenare tra le pretese degli altri. La terra che combatte contro lo smog e fa ancora esplodere la vita. I miei amici che vengono a festeggiare. La messa all'eremo. Quelli che sono i migliori e se ne vanno a dormire sul Canto Alto. E quel cocciuto del Dio a cui cerchiamo di credere che non si rompe mai le palle di mischiarsi con tutta la merda che c'è in giro. E forse allora l'ultima parola è la sua, l'ultima parola è di un'umanità che non si arrende e continua a far figli, l'ultima parola è la nostra che nonostante tutto ci alzeremo domattina sperando ancora di innamorarci, e di aggrapparci alla follia di questo amore.
Niente auguri. Siete voi, se lo volete, i vostri auguri.